Villa Durazzo Pallavicini
La splendida villa Durazzo Pallavicini si trova in Liguria ed è una dimora nobiliare storica.
Precisamente è ubicata a Genova, in un quartiere residenziale, Pegli. È meravigliosamente circondato da un parco di circa 10 ettari e questo rientra tra i più grandi giardini storici in Europa, inoltre vi troviamo anche un giardino botanico intitolato alla nobildonna Clelia Durazzo.
L’ingresso alla villa Durazzo Pallavicini è ubicato di fianco alla stazione ferroviaria di Genova-Pegli. All’interno troviamo il Museo Archeologico comunale e i visitatori possono anche accedere al parco.
Il complesso dell’edifico ad oggi è di proprietà del comune di Genova.
Cenni storici su Villa Durazzo Pallavicini.
Sia la villa che il parco hanno attualmente le forme che risalgono alla metà dell’Ottocento.
In realtà le origini risalgono da un palazzo di villeggiatura settecentesco della famiglia Grimaldi, precisamente di Giovanni Battista Grimaldi, da lui la proprietà passo poi in eredità prima alla famiglia Durazzo e infine ai Pallavicini.
Il complesso della villa e del parco, comunque, venne fatto realizzare da Ignazio Alessandro Pallavicini (nipote della marchesa Clelia Durazzo),tra il 1840 e il 1846.
La progettazione fu affidata a Michele Canzio e l’inaugurazione avvenne nel settembre del 1846.
Questo rifacimento che Ignazio volle fare fece acquisire alla villa uno stile neoclassico ed è quindi pensato nell’ottica del romanticismo, che era in voga all’epoca a livello culturale e artistico.
Negli anni villa Durazzo Pallavicini è stata prima residenza di villeggiatura di Ignazio Alessandro Pallavicini, poi è passata al genero di Ignazio, Marcello Durazzo Pallavicini. Poi al figlio Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini che dopo la sua morte la lasciò in eredità alla moglie Matilde Giustiniani che nel 1928 donò sia la villa che il parco al Comune di Genova.
Cosa visitare
All’interno della villa è molto interessante poter visitare il Museo di Archeologia Ligure. Questo venne inaugurato nel 1936 e i reperti che troviamo esposti al sui interno sono disposti lungo un percorso che è sviluppato attraverso 13 sale.
Il giardino romantico ottocentesco è davvero meraviglioso.
E’ stato concepito per essere una rappresentazione teatrale, fatto di un percorso narrativo di 3 atti.
È un complesso di scenografie che si articolano in un percorso carico di significati simbolici e allegorici. Sentieri da percorrere circondati da architetture neoclassiche, neogotiche o rustiche, ma non solo anche tante piante esotiche e non.
Il parco ha al suo interno il giardino botanico che fu intitolato a Clelia Durazzo, botanica di fama internazionale. Si possono trovare tantissime piante autoctone ed esotiche che sono state disposte seguendo un itinerario didattico.