Il piccolo borgo di Ostana

La provincia di Cuneo è ricca di tesori nascosti e uno di questi è certamente il piccolissimo borgo di Ostana.

Appena 85 abitanti in Valle Po, appartenente alla Comunità Montana Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita. Ostana fa parte anche dei Borghi più belli d’Italia, a pieno titolo.

L’intero abitato è composto da un largo numero di borgate sparse, circondate dal Monviso.

Una volta giunti sul posto si nota subito la particolare architettura del luogo, con legno e pietra che danno vita all’agglomerato di case.

COSA FARE E COSA VEDERE

Purtroppo molte delle abitazioni di Ostana non versano in condizioni eccezionali per via dell’abbandono che ha interessato queste zone, e necessiterebbero di adeguato restauro.

Tuttavia, il turista può comunque ammirare nel dettaglio l’architettura locale. Il Municipio è situato nella località della “Villo”: da qui si prosegue per la strada comunale che porta alla borgata Champanho.

Nell’arrivare qui vi imbatterete in un ambiente intriso di aceri e frassini, come da prassi per queste zone.

Proseguendo, ci si trova davanti prima le case dei Marquet (Marchetti) e successivamente una faggeta.

Superati due piccoli fiumi, ecco il maggiociondolo e altri nuclei disabitati, fino alle borgate di La Ruà e Miribrart.

Quest’ultima è forse la più caratteristica, con le sue case addossate le une alle altre e gli insediamenti stagionali in quota, chiamati le mèire, con i pascoli sospesi tra rupi e valloni.

Fate un salto anche nell’abitato di San Bernardo, dove sorge la graziosa chiesetta contenente un pregevole affresco medievale, tornato alla luce da poco.

Un altro itinerario molto consigliato è quello dei pascoli: per ammirarli in tutto il loro splendore, non esitate a salire fino al Pion de Charm (1650 metri d’altitudine).

Inoltre, salendo di quota, noterete un panorama via via più spettacolare: a Punta Sellassa (2036 m) tutta la catena alpina con il Monviso, il Rosa, il Cervino, si dispiega davanti ai vostri occhi, con tutta la propria grandezza.

Non ci sono eventi di grande rilievo, ma di sicuro c’è dove mangiare bene: gustate il piatto tipico del posto, ovvero la polenta di patate e grano saraceno, che va servita ben calda ed eventualmente ‘rinforzata’ con formaggio, aioli, banho dë cousso (salsa di zucca) e con la banho dal jòous, la “salsa del giovedì”, fatta con il latticino residuo della preparazione del burro.