Lago Brocan

La provincia di Cuneo è ricca di meraviglie, molte delle quali poco conosciute al grande pubblico ma certamente meritevoli di altissima considerazione e di una visita attenta e approfondita.

Una di queste è senza dubbio la Valle Gesso, una delle valli delle Alpi Marittime, che è caratterizzata dalla presenza del torrente omonimo.

E’ qui che sono presenti le cime del Monte Argentera, le due più alte delle Alpi Marittime.

Monte Argentera

La straordinaria peculiarità di questa grande Valle è quella di essere composta da più “parti”.

Dal segmento principale si può infatti arrivare ad una sorta di biforcazione.

A Sud-Ovest è possibile addentrarsi nella valle Gesso della Valletta, mentre a Sud-Est ci si ritrova nella valle Gesso di Entracque.

E’ proprio all’interno di quest’ultima, dove sorge l’abitato di Entracque, che è possibile ammirare alcuni tra i laghi più affascinanti dell’intero settentrione.

Dapprima il Lago della Piastra, bacino artificiale, ed in seguito, procedendo verso la località “ponte delle Rovine”, si giunge ad un’altra biforcazione.

A sud ovest si prosegue verso la Valle delle Rovine, fino al Lago della Rovina: siamo già a quota 1535 metri.

Questo Lago, oggi ridotto praticamente alla metà rispetto alla sua ampiezza originale, è collegato tramite un sentiero con la diga del lago Chiotas, anch’esso bacino artificiale.

Infine, a pochissima distanza, si può raggiungere un altro posto molto suggestivo.

Il Lago Brocan – questo sì, naturale – posto in una bella conca alpestre dominata da cime rocciose che superano i 3000 metri.

Lago BrocanAppartenente al Parco Naturale delle Alpi Marittime, il Lago Brocan si caratterizza per la presenza di una stupenda fauna nei pressi delle proprie rive.

Non è raro, infatti, imbattersi in esemplari di stambecco o, più raramente, di camoscio.

Se si vuole sostare per godere al meglio degli incantevoli paesaggi offerti dal Lago Brocan, è possibile recarsi al rifugio Genova-Figari, a più di 2000 metri d’altitudine – raggiungibile anche d’inverno – dotato di servizio bar, ristorante e alberghetto, che consta di circa 60 posti letto complessivi distribuiti tra i vari piani.

Dalla biforcazione dopo il “ponte delle Rovine”, andando verso Sud, troviamo invece la Valle Gesso della Barra.

Dopo la frazione San Giacomo, continuando verso sud-ovest, ci si ritrova davanti il monte Gelas e ai suoi piedi un altro rifugio, il Soria Ellena.

Anche questo edificio è dotato di una sessantina di posti letto, e d’inverno la struttura sottostante può fungere da rifugio d’emergenza, con una capienza di circa sei posti.